Oltre all’accoglienza dei profughi ucraini sia negli hotspot di confine a Fernetti e Ugovizza, per la prima volta si è iniziato a pensare a formare una collaborazione multi-associativa in territorio straniero. Una missione, partita nei mesi successivi, ha visto il coinvolgimento di Psicologi per i Popoli al fianco delle Misericordie d’Italia, gli assistenti sociali di ASPROC e gli infermieri di CIVES.